Buono come il pane

Il pane: un alimento dalla ricetta semplice, simbolo della nostra cultura, capace di riempire la cucina di profumi delicati e la mente di ricordi ed emozioni.

Come panificare alla perfezione?
Prediligi farine di tipo 1 e 2 macinate a pietra. Le farine più raffinate presentano una minor quantità di fibre, proteine, vitamine, grassi, enzimi, sostanze contenute nella parte esterna del chicco che attraverso l’abburattamento, cioè la setacciatura, viene eliminata.
Puoi scegliere di combinare più farine per dare sfumature di gusto uniche, attenzione però alla seconda proprietà fondamentale da prendere in considerazione: la W, un’unità di misura con la quale si quantifica la forza, cioè la capacità della farina di sviluppare glutine, assorbire l’acqua e trattenere anidride carbonica nel periodo di lievitazione.
Per un pane ben lievitato, la farina, o la miscela di queste, deve essere di W300.

Il pane ad alta idratazione è il pane tradizionale da servire a tavola. Un impasto di facile gestione, al 70% di idratazione, che dà vita a un pane leggero, ben alveolato.

Per rendere croccantezza e sfumature aromatiche particolari puoi aggiungere all’impasto dei semi dalle proprietà benefiche: quelli più utilizzati sono quelli di papavero e sesamo ma via libera anche a semi di zucca e girasole.

La lievitazione è una fase importantissima che necessita di almeno 12/18 ore a una temperatura ideale di 4°.

L’utilizzo del vapore, nella prima fase di cottura a 240°, riveste un ruolo fondamentale per ottenere un pane dalla cottura omogenea, croccante in superficie e morbido all’interno.