Distributori Assistenza Download library 3D Library
Contattaci per

Informazioni

Scopri la

Gamma prodotti

Contatta il nostro

Ufficio Stampa

Accedi alla tua

3D Library

proof:pdf xmp.did:6760B5195068EA119833D6CD3D12A2C3 xmp.iid:6760B5195068EA119833D6CD3D12A2C3 uuid:bb9aeb98-1aa4-814c-8a09-a96a5b11a54c uuid:9fc8e9b5-9851-6e41-b0b2-b55bc0d9611e uuid:bb9aeb98-1aa4-814c-8a09-a96a5b11a54c uuid:bb9aeb98-1aa4-814c-8a09-a96a5b11a54c proof:pdf saved xmp.iid:6760B5195068EA119833D6CD3D12A2C3 2020-03-17T14:06:22+01:00 Adobe Illustrator CS6 (Windows) / AIRobin 2020-03-17T14:06:22+01:00 Adobe Illustrator CS6 (Windows) 2020-03-17T14:06:22+01:00 2020-03-17T14:06:22+01:00 256 88 JPEG /9j/4AAQSkZJRgABAgEASABIAAD/7QAsUGhvdG9zaG9wIDMuMAA4QklNA+0AAAAAABAASAAAAAEA AQBIAAAAAQAB/+4ADkFkb2JlAGTAAAAAAf/bAIQABgQEBAUEBgUFBgkGBQYJCwgGBggLDAoKCwoK DBAMDAwMDAwQDA4PEA8ODBMTFBQTExwbGxscHx8fHx8fHx8fHwEHBwcNDA0YEBAYGhURFRofHx8f Hx8fHx8fHx8fHx8fHx8fHx8fHx8fHx8fHx8fHx8fHx8fHx8fHx8fHx8fHx8f/8AAEQgAWAEAAwER AAIRAQMRAf/EAaIAAAAHAQEBAQEAAAAAAAAAAAQFAwIGAQAHCAkKCwEAAgIDAQEBAQEAAAAAAAAA AQACAwQFBgcICQoLEAACAQMDAgQCBgcDBAIGAnMBAgMRBAAFIRIxQVEGE2EicYEUMpGhBxWxQiPB UtHhMxZi8CRygvElQzRTkqKyY3PCNUQnk6OzNhdUZHTD0uIIJoMJChgZhJRFRqS0VtNVKBry4/PE 1OT0ZXWFlaW1xdXl9WZ2hpamtsbW5vY3R1dnd4eXp7fH1+f3OEhYaHiImKi4yNjo+Ck5SVlpeYmZ qbnJ2en5KjpKWmp6ipqqusra6voRAAICAQIDBQUEBQYECAMDbQEAAhEDBCESMUEFURNhIgZxgZEy obHwFMHR4SNCFVJicvEzJDRDghaSUyWiY7LCB3PSNeJEgxdUkwgJChgZJjZFGidkdFU38qOzwygp 0+PzhJSktMTU5PRldYWVpbXF1eX1RlZmdoaWprbG1ub2R1dnd4eXp7fH1+f3OEhYaHiImKi4yNjo +DlJWWl5iZmpucnZ6fkqOkpaanqKmqq6ytrq+v/aAAwDAQACEQMRAD8A9U4q7FXYq7FXYq7FXYq7 FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7F XYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FX Yq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXY q7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq 7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7 FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7F XYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FX Yq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXY q7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq 7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7 FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7F XYq7FXYq7FXYq7FXYq7FXYq7FX//2Q== Adobe PDF library 15.00 image/svg+xml Oggetto vettoriale avanzato 1 False False 38.054688 12.724609 Pixels Gruppo campioni predefinito 0

Indice dei contenuti

  • 1. Cos’è la reazione di Maillard?
  • 2. Chi ha scoperto la reazione di Maillard?
  • 3. A cosa serve la reazione di Maillard in cucina?
  • 4. Come utilizzare la reazione di Maillard?
  • 5. La reazione di Maillard nella carne

Cos’è la reazione di Maillard?

Una serie complessa di fenomeni dal risultato sorprendente

La reazione di Maillard è forse la reazione chimica più importante tra i fornelli. Senza voler essere troppo scientifici e annoiarvi, la reazione si verifica in cottura nell’interazione tra gli amminoacidi e gli zuccheri, quando vengono riscaldati insieme. Questa reazione produce una miscela complessa di composti — molecole complesse — responsabili dei sapori e degli aromi caratteristici dei cibi cotti, e sono ciò che rende i piatti gustosi e appetitosi.

 

La reazione di Maillard è simile alla caramellizzazione, che è la doratura degli zuccheri quando vengono riscaldati, ma è più complessa e produce una gamma più ampia di sapori e aromi.

Chi ha scoperto la reazione di Maillard?

Spoiler: Un certo Maillard

La reazione di Maillard è stata scoperta per la prima volta da Louis-Camille Maillard, un chimico francese nato nel 1878. Maillard era interessato ai cambiamenti chimici che si verificano durante la cottura degli alimenti e trascorse molti anni a studiare la chimica della cottura, per poi pubblicare un articolo nel 1912 sulla rivista Comptes Rendus de l'Académie des Sciences in cui descriveva la reazione che oggi porta il suo nome.

 

L'articolo di Maillard è stato rivoluzionario perché è stato il primo a descrivere i cambiamenti chimici che si verificano durante la cottura degli alimenti. Il suo lavoro è stato in gran parte ignorato dalla comunità scientifica dell'epoca, ma in seguito fu riconosciuto come un contributo importante alla nostra comprensione della chimica della cottura. Gran parte dei risultati raggiunti nell’Alta Cucina dell’ultimo secolo sarebbero stati impossibili senza il contributo di questo chimico francese, cui dobbiamo essere grati.

A cosa serve la reazione di Maillard in cucina?

Ha tanti effetti molto piacevoli

Il primo fattore di utilità della reazione di Maillard è quello del piacere, perché grazie a questo fenomeno chimico il nostro cibo avrà un sapore più intenso e caratteristico. Il secondo, guardando al mondo delle proteine animali, ha il pregio di sigillare il prodotto e trattenere all’interno tutti i succhi che sprigionano gusto e soprattutto danno piacevolezza alla masticazione e consistenza; peraltro non avremo dispersione dei succhi con conseguente secchezza della carne, e avremo invece una texture perfetta. Infine, la reazione contraddistingue il profumo dei lievitati perché avviene anche nella categoria cerealicola. È il tipico profumo “crosta di pane” presente nella palette aromatica dei Champagne e dei vari metodi classici, pur non essendone la causa.

Come utilizzare la reazione di Maillard?

Bisogna conoscerla per sapere come attivarla

La reazione di Maillard è un processo cruciale in cucina perché è ciò che conferisce agli alimenti un sapore e un aroma deliziosi. Ci sono molti modi per utilizzarla in cucina e capire come funziona può essere la svolta per ottenere piatti sempre deliziosi.


 

Ovviamente non esiste solo una tecnica per ottenerla, perché tutto cambia da un tipo di ingrediente all’altro: la Maillard può avvenire con un petto di pollo, con una brioche e con un broccolo.

Queste sono, in linea generale, le linee guida da rispettare:


 

Utilizzare un calore medio-alto

La reazione di Maillard avviene più rapidamente ad alte temperature, quindi l'uso di calore elevato (almeno 140°C) è uno dei modi migliori per favorire la reazione. È per questo che le carni grigliate e arrostite sono spesso così saporite, perché vengono cotte ad alte temperature che favoriscono la produzione dei composti di cui abbiamo parlato. Attenzione però a non esagerare, perché da caramellizzazione a carbonizzazione il passo è breve.


 

Utilizzare una fonte di calore secco

Il calore secco è un altro fattore importante per la reazione di Maillard. Quando gli alimenti vengono cotti con il calore secco, l'umidità presente negli alimenti evapora, consentendo alla superficie degli alimenti di diventare sufficientemente calda da favorire la reazione di Maillard. Ecco perché l'arrosto e la griglia sono metodi efficaci per promuovere questa reazione.

Usare gli ingredienti giusti

La reazione di Maillard richiede aminoacidi e zuccheri riducenti, quindi è importante utilizzare gli ingredienti giusti per promuovere la reazione. Per ‘riducenti’ si intendono gli zuccheri che, in soluzione, possiede un gruppo aldeidico o chetonico. Carne, pollame e pesce sono tutte buone fonti di aminoacidi, mentre gli zuccheri come il glucosio e il fruttosio sono buone fonti di zuccheri riducenti.


 

Utilizzare la giusta tecnica di cottura

Le diverse tecniche di cottura possono favorire la reazione di Maillard in modi diversi. Per esempio, scottare la carne in una padella calda è un buon modo per promuovere la reazione di Maillard, mentre se vogliamo fare dei broccoli crunchy e fragranti è più indicata la cottura al forno, a temperatura medio-alta: la parte marroncina sarà quella più stressata dalla cottura ma anche quella più saporita. Stesso vale per le patate, ma attenti all’acrilammide — composto cancerogeno — che si sviluppa quando si esagera con il colore bruno della crosticina.

Dunque crosta sì, ma non troppo scura.


 

Utilizzare il supporto giusto

Quando si vuole ricreare la reazione di Maillard, è meglio evitare le padelle antiaderenti. Queste, infatti, hanno una parte di colle che tengono uniti il metallo ai composti antiaderenti. Per questo motivo, non è possibile scaldare troppo le padelle antiaderenti o si rischierà di generare elementi tossici che non fanno per niente bene alla salute.

La reazione di Maillard nella carne

Un esempio pratico di cottura in padella

Perseguire la reazione di Maillard nella cottura di una bistecca in padella è facile. Consigliamo di lavorare con una padella in ferro ben calda, e capire se si necessita di una parte grassa che serve ad aumentare la parte di calore e l’aroma finale. Una volta posizionato l’alimento sulla padella calda, non muovete assolutamente il pezzo di carne, perché se lo toccate produrrete sbalzi di temperatura e finché non avviene la reazione avrete difficoltà a girare il prodotto, perché sembrerà essersi attaccato.

 

Buona prassi è invece appoggiare il pezzo di carne sulla padella e attendere che la reazione avvenga (2/3 minuti), a seconda della grandezza del taglio, e solo dopo staccare la bistecca e cuocerla dagli altri lati.

 

Se volete cuocere un finocchio in padella, gli accorgimenti sono gli stessi: si scalda la padella di ferro fino a una temperatura medio-alta (almeno 140°C), magari con burro o olio, si posiziona la verdura tagliata sul grasso spumeggiante e la si lascia caramellizzare per 2/3 minuti prima di girarla. La parola d’ordine è sempre la stessa: posizionare e lasciare stare, fino a reazione di Maillard avvenuta.
 

Conoscevate davvero la reazione di Maillard? Trovate questi e altri contenuti necessari per migliorare le vostre cooking skills nella nostra newsletter. Iscrivetevi subito, riceverete così tutti i contenuti di qualità che riserviamo alla nostra community.

 

 

Scopri tutta la gamma prodotti

Altri consigli?

Scoprili tutti! Sfoglia i post del nostro True to food blog:

Guida alla marinatura perfetta: cos'è e come si fa

#Cucinare con Stile

Guida alla marinatura perfetta: cos'è e come si fa

Post precedente
Come fare il Risotto Perfetto: 5 Trucchi per andare sul sicuro

#Cucinare con Stile

Come fare il risotto perfetto: i nostri 5 trucchi

Post successivo
Torna all'indice