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Indice dei contenuti

  • 1. Anzitutto: meglio polenta normale o istantanea?
  • 2. Cuocere la polenta senza girare di continuo
  • 3. Come si fa a capire quando la polenta è cotta?

Anzitutto: meglio polenta normale o istantanea?

Pro e contro di una scelta non banale

Ci siamo passati tutti: sono le 6 del pomeriggio e vi viene una gran voglia di polenta, ma non avete voglia di farla in maniera tradizionale, perché richiede troppo tempo e fatica. 

In questo caso viene in aiuto la polenta istantanea, che in un quarto d’ora è pronta. La farina di mais della polenta istantanea richiede meno tempo perché è precotta a vapore: questo implica che per la sua preparazione basterà versarla a pioggia in una pentola piena d’acqua salata e portata a bollore, per poi mescolarla una decina di minuti fino a ottenere un composto omogeneo.
La differenza tra polenta istantanea e normale si percepisce, come evidente, nei tempi di cottura che per la prima tipologia consentiranno di mettere in tavola un piatto di polenta fumante in una manciata di minuti.

La polenta normale, invece, richiede l’utilizzo della farina di mais cruda, che prevede un certo tempo in cui questa possa cuocersi e agglomerarsi perfettamente
La differenza nel risultato, però, è evidente: la polenta tradizionale, una volta raffreddata, ha una consistenza compatta, non si sfibra e non sbriciola, e risulta adatta a tante altre preparazioni, in umido, fritta o grigliata. La polenta istantanea, invece, risulta meno compatta e quindi poco adatta ad essere riutilizzata in altre ricette. Il suo consumo deve avvenire a caldo.

Cuocere la polenta senza girare di continuo

Un trucco davvero efficace

Per cucinare la polenta senza girare di continuo, si parte dal paiolo, dove si mette l’acqua a bollire e si sala. Si versa la farina di mais cruda (non precotta) a pioggia, finché il composto non inizia a gonfiarsi: comincia dunque la cottura e si può far partire il timer.

In questo momento entra in scena il trucco per non girare la polenta di continuo: si prende un canovaccio e lo si inumidisce d’acqua, poi lo si posiziona tra il paiolo con la polenta e il coperchio e si mette il fuoco al minimo. In questo modo, canovaccio e coperchio mantengono l’umidità all’interno del paiolo e il risultato è una polenta morbida — non liquida ma nemmeno ‘tostata’ — che non richiede di essere rimestata di continuo.

Ovviamente, se si preferisce avere un sapore più deciso e la classica pellicina sul fondo del paiolo, questo metodo non è consigliabile; ma rappresenta una grande svolta in termini di risparmio di tempo passato davanti ai fornelli.

Nel piano a induzione Flex, per ottenere questo risultato si può impostare il programma di cottura F - Fondere, che trasferisce calore lentamente e a temperatura controllata.

Scopri il piano a induzione Flex

Come si fa a capire quando la polenta è cotta?

Nel dubbio cuoci di più

In genere, una cottura lenta e ad arte della polenta prevede almeno 45-50 minuti di cottura, a volte però fino a un’ora. Per capire quando la polenta è cotta, basta vedere quando la massa compatta si stacca dalle pareti del paiolo. Più la polenta è cotta, più è buona e digeribile. 
Nel dubbio, meglio eccedere coi tempi.

Conoscevate questo trucco? Scommettiamo di no. Diversamente, a voi i nostri complimenti. Iscrivetevi comunque alla nostra newsletter, riceverete così tutti i contenuti di qualità che riserviamo alla nostra community.

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