Scopriamo insieme il Bergamotto di Calabria, frutto poco noto dalle eccezionali proprietà
Dagli straordinari effetti benefici per il corpo, il bergamotto di Calabria, anche conosciuto con il nome di “oro verde della Calabria”, è un frutto dall’ origine incerta e ancora poco noto ma dotato di una grande versatilità, poiché impiegato non solo in campo terapeutico ma anche nel settore cosmetico e alimentare.
Che cos'è il Bergamotto di Reggio Calabria
Un frutto prestigioso dalle proprietà uniche
Il bergamotto, termine che pare derivare dalla parola turca “bey armudu” (“pero del signore”), è un albero da frutto di altezza variabile tra i 3 e i 4 metri, caratterizzato da un tronco diritto, da una corteccia grigiastra e da una corona sempreverde di pari diametro.
Ben ramificato, con radici fittonanti che si sviluppano in profondità nel terreno, l’albero di bergamotto presenta foglie coriacee, lucide, lanceolate, di colore verde intenso e con delle spine alla base, fiori bianchi (formati da 5 petali) dal profumo intenso e frutti leggermente più grandi di un’arancia, di colore verde-giallo, dalla forma rotonda ma schiacciata ai poli, dotati di una buccia liscia e sottile e dal sapore acidulo e amarognolo.
La pianta, il cui nome scientifico è Citrus Bergamia Risso, appartiene alla famiglia delle Rutaceae, pare essere originaria delle terre turche e in Italia viene coltivata principalmente in una zona limitata, ovvero l’area ionica costiera della Provincia di Reggio in Calabria (regione dove si coltiva un altro simbolo del Mediterraneo ovvero il cedro), caratterizzata da un microclima ideale e da terreni adatti alla coltivazione, ovvero fertili, profondi, alluvionali, ben drenati e argilloso-calcarei.
Le caratteristiche del bergamotto
Ingrediente benefico e dai tanti utilizzi
Coltivato in un’area piuttosto ristretta (circa 100 km di terreno lungo la fascia costiera di una parte della Provincia di Reggio Calabria), il bergamotto di Reggio Calabria è stato dapprima utilizzato nel settore cosmetico, grazie soprattutto al profumatissimo olio essenziale che si estrae dalla sua buccia e che già nel 1700 veniva usato per la produzione di profumi, e successivamente valorizzato non solo come alimento ma anche come prodotto alleato della salute, viste le sue innumerevoli proprietà.
Il bergamotto di Calabria, infatti, è non solo ricco di vitamine (vitamine C, B1, B2, A ed E) ma possiede anche proprietà antisettiche, lenitive e rigeneranti, svolge un’azione antiossidante, tiene sotto controllo il colesterolo e contribuisce al benessere psichico, poiché capace di allontanare lo stress.
Un agrume versatile e completo, quindi, che ha nell’area di Reggio Calabria la sua terra d’elezione e che nel 2001, proprio in virtù delle sue straordinarie caratteristiche, ha ricevuto dall’Unione Europea il marchio D.O.P., Denominazione di Origine Protetta, con il quale è stato anche definito un disciplinare che ne regola la coltura, la lavorazione e la commercializzazione.
Nel 2007 è stato creato il Consorzio di Tutela che ha tra i suoi obiettivi quello di vigilare sul rispetto delle norme del disciplinare e di tutelare il prodotto dalle imitazioni.
Nascita e varietà
Tre varianti eccezionali
La genesi del bergamotto non è ancora ben chiara, sebbene alcuni studi ipotizzano una mutazione genetica da specie preesistenti come gli agrumi arancia amara, limone e lime; la maturazione dei frutti avviene tra novembre e marzo mentre la fioritura al termine della stagione delle piogge (tra marzo e aprile).
Del bergamotto esistono tre cultivar, ovvero il femminello, il castagnaro e il fantastico, che si differenziano tra loro soprattutto per i frutti; il primo produce più frutti che sono, però, di dimensioni più piccole rispetto alle altre due cultivar, il castagnaro genera frutti rugosi e grandi mentre il fantastico produce frutti simili a quelli del femminello ma piriformi.
In linea i massima, la vita produttiva di una pianta di bergamotto è di circa 25 anni e la produzione di frutti ha inizio intorno ai 3 anni, raggiungendo il picco a 8 anni circa.
Le piante coltivate sono generalmente ottenute per innesto di tre rami di bergamotto su un porta- innesto di arancio di un anno, rimanendo in vaso per circa un anno per poi essere interrato; nella coltivazione di questo agrume, la cui produttività è fortemente influenzata sia dalle temperature che dalle piogge, importate è la potatura, che viene eseguita in maniera tale da far crescere i frutti verso il basso, e la capacità di mettere le piante al riparo dal vento, piantando dei filari di pino molto fitti e ad altezza elevata.
L'origine del bergamotto
Tra mistero e leggenda
L’origine, così come l’etimologia della parola “bergamotto”, è ancora oggi avvolta nel mistero, essendoci diverse ipotesi che spiegano sia la nascita del termine che la provenienza della pianta.
Per quanto concerne la parola “bergamotto”, la tesi più accreditata è quella che la fa derivare dal termine turco “bey armudu” o “bergamundi”, vale a dire “pero del signore” (vista la somiglianza con il frutto pera bergamotta) sebbene altri ritengono che il vocabolo potrebbe provenire sia da “Berga” (nome antico dell’odierna Barcellona) che da “Pergamon” (l’antica Troia).
Se l’origine della parola “bergamotto” resta confusa altrettanto lo è la storia di questo prodotto; secondo alcune teorie, infatti, il bergamotto sarebbe stato importato da Cristoforo Colombo dalle Canarie o dalle Antille, mentre altre ritengono che la pianta sarebbe originaria dell’Asia Minore o della Grecia.
Un’altra leggenda, invece, ne sostiene le origini spagnole, narrando come sia stato proprio il moro di Spagna a vendere un ramo di bergamotto ai signori di Valentino di Reggio Calabria, i quali successivamente lo avrebbero innestato su un ramo di arancio amaro.
Storia del Bergamotto di Calabria e curiosità
Prime apparizioni nel 1750
Al di là delle leggende, pare che il bergamotto sia apparso in Calabria tra il XIV e il XVI secolo, sebbene le prime testimonianze certe della presenza di questo frutto in regione risalgono al 1750, quando Nicola Parisi diede il via alla prima coltivazione intensiva di alberi di bergamotto lungo la costa reggina (precisamente nel fondo di Rada dei Giunchi), coltura il cui scopo principale era l’estrazione dell’essenza, ovvero, dell’olio dai frutti.
Nel 1680, poi, l’italiano Gianpaolo Feminis emigrato a Colonia, formulò, combinando diverse essenze con l’olio essenziale di bergamotto, l’aqua admirabilis (poi conosciuta con il nome di acqua di colonia), un unguento ancora oggi impiegato per la realizzazione di una grande varietà di profumi.
Al 1844, infine, risale il primo processo di industrializzazione per l’estrazione dell’ olio essenziale di bergamotto, resa possibile grazie all’invenzione di una particolare macchina, la macchina calabrese ideata da Nicola Barillà, che consentiva di ottenere un olio essenziale di qualità superiore, con una resa migliore e in tempi più brevi rispetto alla tradizionale estrazione a spugna.
Una delle curiosità più interessanti relative al bergamotto è che se si pianta un seme del frutto a nascere non sarà una pianta di bergamotto ma bensì una di arancio amaro; questo avviene perché, come detto, il bergamotto come lo conosciamo è il risultato di un innesto.
Dove cresce
Una zona dal microclima perfetto
Il bergamotto ha trovato la sua terra d’elezione in Calabria, in particolare lungo 100 km di una parte della costa ionica Reggina, andando a interessare ben 45 comuni del territorio di Reggio, da Scilla a Monasterace.
In questo ristretto territorio, il bergamotto di Reggio Calabria DOP nasce e cresce con un’ottima fruttificazione (pari a circa il 90% della produzione mondiale), potendo contare su un particolare microclima (classificato come “tropicale temperato umido”), contraddistinto da estati calde con piogge scarse, da inverni miti con temperature che non scendono sotto i 10°, da una lieve differenza di temperatura tra il giorno e la notte e dalla presenza di venti di scirocco, che d’inverno portano piogge abbondanti mentre d’estate garantiscono un clima caldo-umido.
Oltre a ciò, quest’area è contraddistinta da terreni alluvionali, calcarei-argillosi, ricchi di sostanze minerali e ben irrigati e drenati, condizioni congeniali alla crescita e alla resa della pianta.
La coltura del Bergamotto di Reggio Calabria
Un tesoro che richiede grande cura
Particolarità del clima e fertilità del suolo sono, quindi, gli elementi che favoriscono la coltivazione del bergamotto di Reggio Calabria DOP, coltivazione che, però, richiede una certa cura e attenzione.
La pianta, infatti, si ricava per innesto di tre rami di bergamotto su un porta-innesto di arancio amaro di circa un anno di età, viene lasciata in vaso per un anno e poi trapiantata in campo a due anni.
La produzione dei frutti inizia solo intorno al terzo anno e raggiunge il suo picco a circa 8; per favorire la crescita e l’ottimale sviluppo della pianta di bergamotto è necessario prestare attenzione all’innaffiatura, soprattutto quando le piante sono giovani, e mantenere ben irrigato il suolo, evitando però ristagni d’acqua, che potrebbero far marcire le radici e quindi causare la morte della pianta stessa.
Molto importate è anche monitorare le temperature, ovvero riparare le piante di bergamotto se la temperatura scende sotto i 10°; in questo caso se la coltivazione avviene in vaso è consigliabile spostare le piante in serra mentre se è in campo è bene coprire le piante con un tessuto-non-tessuto.
Infine, le piante di bergamotto vanno tenute al riparo dal vento e si consiglia di potarle (per una massima resa) in maniera tale da permettere ai frutti di crescere verso il basso ed essere così al riparo sia dal sole che dal vento.
Le proprietà e gli usi del bergamotto
Amico della salute.
Il bergamotto è un frutto che vanta moltissime proprietà benefiche per la salute dell’organismo e che, dal punto di vista nutrizionale, è composto per circa l’80% da acqua, contenendo poi carboidrati, proteine, fibre e, soprattutto, vitamine (vitamina A, C) e sali minerali (calcio, potassio, sodio e ferro), oltre a flavonoidi, pectine e fosfati.
A questo frutto sono riconosciute una serie di interessanti proprietà; il bergamotto svolge, infatti, un’azione antiossidante, specialmente in relazione ai tessuti e all’apparato circolatorio, ha funzioni antibatterica, antimicrobica e antisettica, vanta proprietà cicatrizzanti e astringenti, perfette per contrastare gli inestetismi tipici delle pelli grasse e impure, e ha effetti energizzanti e antistress, favorendo il benessere mentale.
Oltre a ciò, al bergamotto è attribuita anche la capacità di ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, favorendo il benessere del cuore, di contribuire al metabolismo del ferro, di favorire il corretto funzionamento del sistema immunitario e di mantenere la normale capacità visiva.
Il bergamotto, poi, è un buon antinfiammatorio, ideale per combattere problematiche come tonsillite, faringite e stomatite.
Buona parete di questi benefici sono riferibili soprattutto all’olio essenziale ricavato dal frutto che, non a caso, viene ampiamente impiegato anche in aromaterapia oltre che in cosmetica.
Gli effetti positivi del bergamotto sulla bellezza di pelle e capelli sono, infatti, ugualmente importanti; l’olio di bergamotto è un buon rimedio naturale contro la forfora e la caduta dei capelli mentre per quanto concerne la cute, svolge un’azione disinfettante, antibatterica e sebo-regolatore, contrastando inestetismi come acne e punti neri.
Il bergamotto di Calabria DOP in cucina
Al naturale ma anche in cucina
Trattandosi di un agrume, il bergamotto può essere consumato al naturale, sebbene il suo sapore aspro possa non essere gradito a tutti, per questo viene solitamente utilizzato per preparare insalate e macedonie.
Oltre che come frutto, è possibile consumare il bergamotto anche come succo, da bere mischiandolo con il succo di arancia, da usare per la preparazione di granite e marmellate o da utilizzare come condimento per insalate e cruditè sia di carne che di pesce, vista la sua capacità di esaltare il sapore degli alimenti senza alterarne il gusto.
La scorza di bergamotto poi, può essere usata sia per insaporire piatti a base di pesce o vegetali, sia in pasticceria per aggiungere una nota di aroma ed essenza a preparazioni diverse come gli impasti dolci, i gelati, le creme e i frullati.
Le bucce di bergamotto, inoltre, sono ampiamente impiegate per la preparazione di bevande; macerate in alcool etilico sono la base per la preparazione del liquore Bergamino, tipico di Reggio, e di diversi altri alcolici come la crema di bergamotto, la grappa aromatizzata al bergamotto e l’Amarotto, un digestivo dal basso contenuto alcolico.
Tra le ricette più conosciute che hanno il bergamotto di Calabria come ingrediente, vanno segnalate il risotto al bergamotto di Reggio Calabria DOP, gli spaghetti bergamotto e pistacchio, i biscotti al bergamotto, la torta Nosside e la marmellata al bergamotto.
Infine non va dimenticato che da questo prodotto si ricavano alimenti come le caramelle e le scorzette candite e che l’essenza viene impiegata per aromatizzare il tè Earl Grey.