Alimenti fermentati: fondamentali in una dieta sana

EPISODIO 4

Gli elementi “vivi” sono fondamentali per il nostro organismo che ha quotidianamente bisogno di una carica energetica in grado di aiutare l’ecosistema intestinale a mantenere il proprio equilibrio.

I prodotti fermentati, se ingeriti in numero sufficiente, raggiungono l’intestino ed esercitano la propria importante azione sulla microflora mediante colonizzazione diretta.

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L’importanza della flora batterica intestinale

Una flora batterica in equilibrio si riflette sul benessere generale.

Senso di stanchezza, ipereccitabilità, tensione muscolare, difficoltà di concentrazione, cefalea sono invece spesso i segnali di un microbiota in difficoltà: la disbiosi, ossia il disequilibrio intestinale, è spesso associata ad abitudini scorrette come uno stile di vita sedentario, una dieta poco varia ricca di alimenti processati e povera di frutta, verdura, cibi integrali e, appunto, prodotti fermentati.

I fermentati della tradizione

La fermentazione è nata come metodo di conservazione dei cibi.

Così i cibi fermentati sono entrati a fare parte delle tradizioni culinarie di molti Paesi, Italia compresa. Senza saperlo, li consumi quotidianamente: yogurt, pane, formaggi, vino, sottoaceti, olive fermentate. sono tutti alimenti frutto del prezioso lavoro di microrganismi, come batteri, lieviti e muffe, che producono acido lattico, enzimi, vitamine, omega-3 e probiotici.

I fermentati dei Paesi lontani

Dalle tradizioni di altri Paesi, possiamo prendere in prestito alimenti dalle proprietà eccellenti. In Giappone il cibo fermentato per eccellenza è il miso, utilizzato come insaporitore. 

Deriva dalla fermentazione della soia gialla a cui viene aggiunto orzo o riso, insieme al fungo Aspergillus oryzae. In Corea c’è il kimchi, fatto di verdure fermentate. In Indonesia si usa soprattutto il tempeh, ricavato da legumi fermentati.

Le bevande fermentate

Elisir di giovinezza, sidro e perry sono ottenuti dalla fermentazione di succo di mela e pera. L’idromele è considerato un vino di miele. Da oltreoceano, arrivano la rejuvelac, ottenuta dalla fermentazione dei cereali germogliati, e la kombucha, un tè zuccherato fermentato con una coltura di batteri.

Molto popolare è il kefir, ma attenzione alle produzioni industriali: prevedono la pastorizzazione e quindi l’eliminazione di preziosi batteri vivi.

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