La storia del Cadran Solaire inizia nel 1985, quando Leo e Patrizia Garin rilevano il Vecchio Torchio, trasformandolo in un simbolo di ospitalità alpina. Ogni ospite, infatti, grazie alla collaborazione tra cucina e sala che celebra le radici valdostane strizzando l’occhio alle nuove tendenze, può intraprendere un viaggio culinario su misura. “L’obiettivo” spiega lo chef Nicola Ricciardi “è offrire un’esperienza unica fatta di storia, sapori e tradizioni indimenticabili”. 

In questo contesto, menù e carta dei vini sono strettamente connessi: ogni percorso enologico, infatti, è pensato per esaltare il singolo piatto, dando vita così a un momento di scoperta del territorio. 

“La nostra cantina” continua lo chef del Cadran Solaire “è un tesoro di etichette storiche e proposte più contemporanee, custodite con cura per rispecchiare il carattere unico del nostro ristorante. Proponiamo un’esperienza beverage completa che parte dal wine pairing per valorizzare ogni singolo assaggio di vino, birra o di qualsiasi altro prodotto di eccellenza”.

Tutto lo staff del Cadran Solaire, inoltre, è particolarmente attento alle esigenze degli ospiti: la preparazione meticolosa e gli incontri quotidiani si traducono in un’attenzione speciale verso i dettagli. Un esempio? La perfetta temperatura del vino o la scelta del bicchiere più adatto a ogni drink. 

Il Vino cantina di Signature Kitchen Suite scelto per il Cadran Solaire, in questo caso, si trasforma in un alleato essenziale per far sì che ogni calice di vino o birra venga servito alla perfezione. 

Gli scaffali della cantina, in legno di faggio naturale, infatti, proteggono ogni bottiglia. Il materiale scelto, inoltre, elimina qualsiasi movimento e odore, per una migliore conservazione del vino. Tutto questo contribuisce ad accogliere gli ospiti amanti del buono e del bello, che arrivano da tutto il mondo e scelgono di immergersi in quest’incantevole atmosfera alpina.