Patate della Sila Igp: un viaggio nei sapori intensi della Calabria

Le patate della Sila Igp conquistano per il loro sapore intenso, la consistenza farinosa e si adattano a molte ricette: scopriamo come usarle

Crispeddi, Ciambotta, Stocco alla mammolese: tre specialità calabresi che hanno in comune un ingrediente unico per il suo sapore intenso e delicato, oltre che per la consistenza farinosa. Parliamo della patata della Sila, che ha conquistato nel 2010 la denominazione Igp (Indicazione Geografica Protetta).

Questa varietà di patata viene coltivata, infatti, sull’Altopiano della Sila, caratterizzato da un clima dalle forti escursioni termiche e molto soleggiato: l’ambiente ideale, insomma, per la coltivazione di tuberi di qualità.

Le patate della Sila, dette quindi anche silane, dal canto loro, apprezzano particolarmente questo habitat, diventando un prodotto di punta dell’economia locale e valorizzando il territorio circostante. Vengono seminate intorno ad aprile/giugno e raccolte da metà agosto fino a fine novembre.

Ma come si cucinano? E che caratteristiche hanno le diverse varietà?

Patata della Sila Igp: quando il gusto diventa una conferma di eccellenza

Ricche di nutrienti, sali minerali, proteine e a basso contenuto di grassi, le patate silane sono ottime per un’alimentazione bilanciata. Ne vengono coltivate diverse varietà: le patate Agria, ad esempio, a pasta gialla e molto corpose. Questa varietà è nota per il basso contenuto di acqua e per la capacità di mantenere la tenuta in cottura: questo la rende perfetta per preparare deliziose e croccanti patatine fritte.

Un’altra varietà caratterizzata dalla polpa gialla e dalla consistenza soda è la Nicola: questa patata si distingue per la forma allungata ed è perfetta, ad esempio, per le cotture al vapore e al forno. E per purè e gnocchi? La varietà Désirée è la più adatta, con la sua dolcezza e la sua buccia di color rosso. Altre varietà di patate silane sono la Ditta, la Marabel e la Majestic.

Oltre che saporita e versatile, la patata della Sila Igp mantiene a lungo le sue caratteristiche organolettiche, distinguendosi per la capacità di conservazione (al buio e a temperatura ambiente può conservarsi anche per otto mesi). È ottima, quindi, come provvista invernale, ed è anche la protagonista indiscussa di sagre ed eventi organizzati verso la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno sul territorio.

Qualche esempio? La Sagra della Patata della Sila a Lagarò Lupinacci – Celico, alla quale si aggiungono anche gli altri prodotti del territorio, come il caciocavallo silano, le salsicce, la soppressata, i vini o la Sagra della Salsiccia e della Patata Silana di Taverna.

Come si cucinano le patate della Sila: spunti e ricette

Ma entriamo nel vivo del gusto e scopriamo insieme come cucinare la patata della Sila Igp. Potremmo preparare, ad esempio, un tipico piatto calabrese, come le “patate ‘mpacchiuse”. Si tratta di un contorno veloce, perfetto per accompagnare secondi di carne o pesce. Le patate Agria sono perfette in quanto ricche di amido: non si rompono in cottura e non assorbono troppo olio.

Per preparare questo piatto ci basterà lavare le patate e affettarle sottilmente. Ora prendiamo una padella non troppo larga e aggiungiamo un centimetro di olio: le patate, infatti, non dovranno essere immerse nell’olio come nel caso della frittura, ma sovrapposte tra loro. Aggiungiamo tutte le patate, saliamo e lasciamo cuocere, capovolgendole dopo qualche minuto con l’aiuto di una schiumarola, per circa 25/30 minuti.

Un’altra ricetta molto gustosa per cui usare le patate silane è quella della pasta e patate ara tijeddra: di origine cosentina, questo piatto si prepara mettendo gli ingredienti a crudo in una teglia (la tijeddra, appunto) e facendo cuocere in forno. Cominciamo preparando un soffritto di olio e aglio, nel quale andremo a versare la passata. Saliamo e facciamo cuocere per circa quarantacinque minuti a fiamma dolce.

Mettiamo una pentola d’acqua sul fuoco e, una volta giunta a bollore, aggiungiamo le patate tagliate a rondelle e il tipo di pasta perfetto per questa ricetta, ovvero gli ziti spezzati a metà. Lasciamo cuocere per cinque minuti, scoliamo e aggiungiamo il sugo. Ora andiamo a comporre la nostra teglia sovrapponendo strati di pasta, sugo, provola silana e mollica sbriciolata.

Completiamo con un filo d’olio evo e inforniamo per trenta minuti a 180°. Sforniamo e… gustiamo questa delizia ancora calda. Le patate silane, poi, sono perfette anche per preparare i cururicchi, ovvero le famose zeppole di patate fritte calabresi tipiche del periodo natalizio.

Con la loro consistenza corposa e il loro gusto intenso, le patate della Sila Igp si confermano un ingrediente di qualità perfetto per creare primi, contorni e dolci saporiti e sfiziosi: un’eccellenza nostrana, insomma, da salvaguardare e di cui andare fieri.

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