Alla scoperta del Tarasacco, erba dai mille usi.

La primavera è arrivata con il suo paniere ricco di colori, profumi e sapori.
Uno dei suoi doni è il Tarassaco, una pianta spontanea che colora i prati di un giallo intenso.

Il Dente di Leone, a metà tra alimento e pianta officinale.

Diffusa in tutta Italia, è considerata erba primaverile per eccellenza nel Nord della penisola.

In Alta Val di Non si celebrano addirittura ogni anno “Le settimane del Dente di Leone”, una delle manifestazioni gastronomiche di più lunga tradizione in Alto Adige.

Del tarassaco non si spreca nulla.
La radice è utilizzata soprattutto in fitoterapia.
Le foglie, dal gusto amaro e consistenza croccante, sono ottime da aggiungere a gustose insalate miste, da utilizzare come ripieno per torte salate o da gustare semplicemente a crudo.
I fiori decorano i piatti e possono essere utilizzate per sperimentare infusi dalle proprietà diuretiche.

Con il dente di leone si porta in tavola anche una bella porzione di salute: è noto soprattutto per le sue qualità purificanti del sangue e del fegato, adatto a chi soffre di cattiva digestione, di intossicazioni epatiche, di colesterolo e trigliceridi elevati.

Come conservarlo?
Una volta raccolte, le foglie del tarassaco devono essere sciacquate in acqua fredda. Avvolgile, leggermente umide, in un tovagliolo di carta e conservale nel cassetto verdura del frigorifero per 2/3 giorni.

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