Un po’ di numeri
Tra conferme e tante novità
La Guida Michelin 2023 è stata rivelata al pubblico, insieme al suo carico di 385 stelle totali assegnate ai ristoranti italiani. Il nostro paese si conferma dunque una meta gastronomica attenta alla qualità del cibo e del servizio offerto ai propri clienti, nonostante i tempi difficili che la ristorazione sta attraversando.
Tanti i giovani chef premiati con le stelle, per la precisione 20 minori di 35 anni; e un numero incredibile di nuove stelle: 40, dislocati su tutta la penisola e anche nelle piccole località di provincia.
12 ristoranti 3 stelle Michelin
La punta di diamante della ristorazione italiana
La grande novità più chiacchierata di quest’anno è Villa Crespi a Orta San Giulio (NO), dove lo chef Antonino Cannavacciuolo fa salire a dodici i componenti del team degli chef italiani che possono vantare un ristorante con questo prestigioso riconoscimento. Il primo italiano ad aver conquistato le 3 stelle Michelin fu Gualtiero Marchesi nel 1986, con il suo ristorante a Milano, in via Bonvesin de La Riva. Dal 2014 al 2018, invece, non ci sono stati nuovi chef 3 stelle Michelin.
La “Rossa” ha confermato le 3 stelle a tutti gli altri undici chef già insigniti del riconoscimento:
- Alba – Piazza Duomo
- Alta Badia / San Cassiano – St. Hubertus
- Brusaporto – Da Vittorio
- Canneto sull’Oglio / Runate – Dal Pescatore
- Castel di Sangro – Reale
- Firenze – Enoteca Pinchiorri (con Annie Féolde, la prima delle chef donne 3 stelle Michelin in Italia)
- Milano / Navigli – Enrico Bartolini al Mudec
- Modena – Osteria Francescana
- Roma / San Pietro-Città del Vaticano – La Pergola
- Rubano – Le Calandre
- Senigallia – Uliassi
38 ristoranti 2 stelle Michelin
Quelli che meritano una deviazione
Le novità tra i ristoranti 2 stelle Michelin sono la Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini a Penango (AT), il St. George by Heinz Beck a Taormina (ME) e le due new entry in Lazio, che primeggia grazie alle novità su Roma, di cui due ristoranti festeggiano l’arrivo delle due stelle: Enoteca La Torre con lo chef Domenico Stile e Acquolina con il giovane Daniele Lippi.
Le 2 stelle Michelin, ricordiamolo, “vengono assegnate quando la personalità e il talento dello chef traspaiono chiaramente dai suoi piatti; la sua cucina è raffinata e ispirata” (dal sito ufficiale della Guida Michelin).
Apprezzate anche le meritatissime conferme, che potete trovare qui.
335 ristoranti 1 stella Michelin
Tante esaltanti novità
I ristoranti 1 stella Michelin sono quelli che “meritano una sosta”. La stella Michelin viene assegnata ai ristoranti “che utilizzano ingredienti di prima qualità, dove i piatti – dai sapori distinti – sono preparati secondo uno standard costantemente elevato” (dal sito ufficiale della Guida Michelin).
Guadagnare una stella rappresenta un sogno per moltissime persone che decidono di intraprendere la carriera di chef. Anche se la stella viene assegnata al ristorante e non direttamente allo chef, è comunque direttamente connessa alla qualità dei piatti, perché tra i diversi fattori che determinano la scelta di assegnare una stella, sicuramente importante è il menù e spesso un piatto in particolare.
Naturalmente oltre al menù determinano la vittoria anche la location e il servizio: si tratta di realtà in cui vivere un’esperienza a tutto tondo, spesso in location suggestive.
Questi sono i 33 esordi nella Guida Michelin 2023:
- Campania – Sensi ad Amalfi (SA) e Maeba Restaurant ad Ariano Irpino (AV)
- Emilia-Romagna – Osteria del Viandante a Rubiera (RE)
- Lazio – Sintesi ad Ariccia (RM) e Pulejo a Roma
- Liguria – Casa Buono e Balzi Rossi a Imperia (IM). Siamo particolarmente felici per i Balzi Rossi e l’executive chef Enrico Marmo, sul quale avevamo scommesso.
- Lombardia – Vitium a Crema (CR), Bolle a Lallio (BG), Anima e Andrea Aprea a Milano, Lino a Pavia, Trattoria Contemporanea a Lomazzo (CO) e il Sereno Al Lago a Torno (CO)
- Marche – Gioconda a Gabicce Monte (PU) e Tiglio e Montemonaco (AP)
- Piemonte – RistoranTino & C. a Sauze di Cesana (TO) e Andrea Larossa a Torino
- Sardegna – Fuoco Sacro a San Pantaleo (SS)
- Sicilia – Limu a Bagheria (PA), Mec Restaurant a Palermo, Principe Cerami a Taormina (ME) e I Tenerumi a Vulcano (Isola)
- Toscana – Terramira a Capolona (AR), Cannavacciuolo Vineyard a Casanova di Terricciola (PI), Chic Nonna di Vito Mollica a Firenze, Campo del Drago a Montalcino (SI) e Paca a Prato
- Trentino-Alto Adige – La Stüa de Michil a Corvara in Badia (BZ), Luisl Stube a Lagundo (BZ) e Suinsom a Selva di Val Gardena (BZ)
- Valle d’Aosta – Paolo Griffa al Caffè Nazionale ad Aosta
- Veneto – Famiglia Rana a Oppeano (VR)
Per tutte le altre realtà che confermano la stella Michelin, l’elenco completo si trova qui.
Le stelle verdi della Guida Michelin 2023
Sono 19 le realtà premiate.
L’edizione 2023 della Guida Michelin premia anche 19 nuove Stelle Verdi: il riconoscimento, che quest’anno è giunto alla terza edizione, ricompensa i ristoratori che si distinguono in materia di sostenibilità e rispetto per l’ambiente. Qualsiasi ristorante può meritare una stella verde, se rispetta certi parametri, anche se non è presente nella Guida Michelin. I parametri con cui viene assegnato l’ambito ‘premio’ sono variabili, ma ruotano attorno al tema della sostenibilità: dall’approvvigionamento a km 0 ai prodotti bio, fino all’installazione di pannelli fotovoltaici e alle iniziative per la riduzione dello spreco alimentare. Nell’edizione 2023 aumentano le proposte vegetariane, le scelte plastic free e le autoproduzioni, che stanno vivendo un vero e proprio boom.
Queste le nuove stelle verdi Michelin per il 2023:
Piazza Duomo ad Alba (CN)
Il Mirto a Ischia (NA)
Vite a Coriano (RN)
Vignamare a Andora (SV)
Contrada Bricconi a Oltressenda Alta (BG)
Il Colmetto in Franciacorta a Rodengo Saiano (BS)
Villa Pignano a Volterra (PI)
Lokanda Devetak a Savogna d’Isonzo (GO)
Ahimè a Bologna
La Bandiera a Civitella Casanova (PE)
D.One a Roseto degli Abruzzi (TE)
Il Cantinone a Madesimo (SO)
Poggio Rosso a Castelnuovo Berardenga (SI)
El Molin a Cavalese (TN)
La Tana Gourmet a Asiago (VI)
La Peca a Lonigo (VI)
I Tenerumi a Vulcano (ME)
Dalla Gioconda a Gabicce Monte (PU)
Osteria del Viandante a Rubiera (RE)
Il premio “Giovane chef dell’anno”
Sono 19 le realtà premiate.
Davide Guidara, giovane chef campano nato a Cerreto Sannita da famiglia di San Salvatore Telesino, si è guadagnato il Premio Michelin Giovane Chef 2023. Un riconoscimento che lo inserisce di diritto nell’olimpo della cucina italiana. Dirige la cucina de I Tenerumi, sull’isola di Vulcano, in Sicilia: si tratta del ristorante “vegetale” (come lui ama definirlo) del Therasia Resort Sea&Spa, una dimensione unica in cui i frutti di questa terra incontrano tecniche internazionali e innovative.
Stefano Quero di “Condividere” a Torino è invece il vincitore del Premio Michelin Miglior Sommelier 2023.
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